sabato 19 aprile 2014

Compagnia assicurativa snobba la mediazione, sanzione di 2mila euro

La compagnia di assicurazioni che non partecipa senza giustificato motivo al procedimento di mediazione, e poi nel processo resiste alla domanda attorea pur nella consapevolezza dell'infondatezza delle tesi sostenute e nel difetto della normale diligenza con cui era stata istruita la pratica assicurativa, può essere condannata oltre che al risarcimento del danno al pagamento di una ulteriore somma ai sensi dell'art. 96 c.p.c.

È questa la conclusione cui perviene il tribunale di Roma nella sentenza 4140/2014 in un giudizio avente ad oggetto la liquidazione di un danno sulla base di una polizza infortuni.

Nel caso di specie il giudice, nel condannare la compagnia convenuta al risarcimento del danno quantificato in poco più di 14mila euro (detratta la somma già versata e computati interessi e rivalutazione si giunge a circa 12mila euro) stigmatizza la condotta della stessa aggiungendo una ulteriore somma da versare pari a 2mila euro (ai sensi dell'art. 96 c.p.c.).

Nelle motivazioni si chiarisce che la condanna a questo ulteriore importo deriva dalla condotta tenuta dalla compagnia di assicurazioni dapprima in sede di mediazione, ove era stata invitata e non aveva partecipato senza addurre alcuna giustificazione (peraltro anche la proposta conciliativa del mediatore per euro 9.750 era rimasta inevasa), e poi nel giudizio ove aveva resistito nella consapevolezza della infondatezza delle tesi sostenute.

fonte: ilsole24ore.com\\Compagnia assicurativa snobba la mediazione, sanzione di 2mila euro - Il Sole 24 ORE

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