venerdì 10 gennaio 2014

Gavettone contro gli schiamazzi? Non è così che ci si fa giustizia

A farne le spese, nel caso affrontato dalla Corte di Cassazione (sentenza 39869/13), è un 75enne che, esasperato dagli schiamazzi e dalla musica ad alto volume proveniente dalla discoteca situata sotto il suo appartamento, aveva «sversato» dall’alto della propria finestra «acqua lurida sui clienti del locale notturno», rivolgendo minacce ed insulti al gestore del locale. Nel ricorso, l’imputato ha rilevato di essere impotente davanti alla situazione, anche perché ha più volte e vanamente «sollecitato l’intervento dei vigili urbani e delle forze dell’ordine per denunciare l’irregolare andamento del locale pubblico». Niente da fare però, perché la Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso, ha rilevato che l’imputato «disponeva di strumenti giuridici per far valere le proprie ragioni, in luogo di farsi giustizia da solo, dinanzi a comportamenti suscettibili di assumere anche rilevanza penale».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Gavettone contro gli schiamazzi? Non è così che ci si fa giustizia

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