giovedì 19 dicembre 2013

Giustizia sportiva, si cambia: a maggio parte il Codice unico

Un generale dei Carabinieri e un ex ministro. La rivoluzione del Coni di Giovanni Malagò in materia di giustizia sportiva arriva come promesso prima di Natale e porta in dono l'abolizione già annunciata del Tnas e dell'Alta Corte, e la creazione di una superprocura affidata a Enrico Cataldi, uomo ai vertici dell'Arma e ora chiamato a vigilare sul lavoro istruttorio dei processi delle diverse federazioni.

Frattini presiede la Cassazione dello sport
Sarà invece Franco Frattini a guidare il collegio di garanzia, la 'cassazione’ dello sport. Il Collegio dunque ricalcherà le funzioni che nell'ordinamento dello Stato sono proprie della Cassazione, diviso in sezioni e  potrà giudicare su questioni di legittimità, rinviando eventualmente in alcuni casi la decisione all'organo federale giudicante che però dovrà essere composto diversamente dal primo giudizio. E dal primo luglio prossimo entrerà in vigore il codice unico.

La nuova Procura Generale dello Sport
Si instaura la nuova struttura della Procura Generale dello Sport che sarà presieduta dal Generale di Brigata dei Carabinieri Enrico Cataldi e avrà il compito di vigilare su tutte le Procure federali, potrà segnalare casi sfuggiti ai singoli Procuratori oppure in caso di superamento dei termini di indagine o di omissione di atti di indagine. Le nomine dei due nuovi Organi saranno fatte da una Commissione di Tutela, formata dal Presidente Annibale Marini, Luigi Fumagalli e Carlo Deodato.

Testo Unico di Giustizia Sportiva
Nella prossima Giunta verrà nominata anche una commissione speciale che dovrà redigere un Testo Unico di Giustizia Sportiva ed avrà tempo fino al prossimo 30 maggio per completare il lavoro. Le modifiche apportate oggi, ivi comprese quelle agli articoli 6, 7, 8, 12, 12 bis, 12 ter, 13 ter e 22 dello Statuto del CONI verranno portate ad approvazione domani al Consiglio Nazionale del CONI.

In relazione poi ai premi per i Giochi Paralimpici, è stato deciso che sarà il Comitato Italiano Paralimpico a determinare i premi mentre il CONI darà un contributo direttamente al CIP. La Federazione Pugilistica ha chiesto di uscire dal professionismo delegando tale materia alla Lega Pugilato.

Abete contrario al codice unico
La riforma, salutata con grande soddisfazione dal presidente del Coni ha fatto però storcere il naso al calcio: Giancarlo Abete ha infatti espresso voto contrario (sui 17 aventi diritto due i no, con quello del presidente della federnuoto Paolo Barelli) e non ha nascosto le perplessità. Già critico sul nuovo filone del calcioscommesse, Abete mostra dei dubbi anche sul codice unico. "Sono d'accordo sulla nascita del Collegio di Garanzia e della Super Procura, ma non su un codice di giustizia unico. Non tutte le federazioni sono uguali - ha detto contrariato, preoccupato soprattutto dei rapporti internazionali con altri organismi - noi dobbiamo essere in sintonia sia con il Coni che con Fifa e Uefa. Mi preoccupa la cogestione e il coinvolgimento dell'ente di vigilanza sulla fase istruttoria". Per Abete così il Coni perde il suo ruolo di "terzietà rispetto a una dimensione che dovrebbe nascere all'interno di autonomie delle singole federazioni".

Nuovo regime dal 30 maggio 2014
La road map della riforma prevede l'insediamento a gennaio (il via libera dalla prima giunta dell'anno in programma a Milano) di una commissione che dovrà mettere a punto il codice unico che verrà approvato entro il 30 maggio per entrare in vigore dal primo luglio, in tempo utile per le iscrizioni ai campionati 2014-2015.

Malagò, grande rivoluzione
"È una grande rivoluzione - dice soddisfatto Malagò, che da mesi lavora sul progetto insieme al segretario generale Roberto Fabbricini, a Carlo Mornati e Francesco Soro - il terzo grado sarà un vero e proprio terzo grado di giudizio equiparabile alla Cassazione. E valuterà solo la legittimità del percorso giustizia federale ed endofederale. Chiediamo che il percorso dei processi sia giusto ed equo nei termini e nei tempi. È una riforma fortemente voluta dal nostro mondo".

Il nuovo filone sul calcio scommesse
E la riforma vede luce proprio quando sul calcio piomba l'ennesimo polverone sul calcioscommesse: la Procura di Cremona ha iscritto nel registro degli indagati anche un ex celebre come Rino Gattuso. La difesa del centrocampista campione del mondo mette d'accordo Malagò e Abete: "Credo ciecamente a quello che ha detto - le parole del presidente del Coni - e voglio capire cosa c'è dietro queste indagini. Ma su Gattuso scommetto che è una persona per bene". "Ho grandissima fiducia in lui, sicuro che uscirà da questa vicenda senza ombre" ha aggiunto il numero uno della Figc, mostrando perplessità sulla bontà dell'inchiesta e stigmatizzando "il costume italico di operare perquisizioni alle 6 di mattina che creano più traumi che opportunità". Critico anche l'ex presidente Figc, Franco Carraro, che ha paragonato l'inchiesta "alla storia di a lupo a lupo".  Ma la riforma con la tempistica del nuovo filone dello scandalo non ha legami: era già in cantiere e il Coni voleva chiuderla per la fine dell'anno. A sovrintendere alle procure arriva così un generale. "Affronterò questo nuovo compito da carabiniere - le parole del nuovo superprocuratore - quello che ho fatto per tutta la vita, userò la mia esperienza. Perché il Coni ha deciso di introdurre la figura del superprocuratore? Se mi si rompe un tubo dell'acqua chiamo l'idraulico: ecco, forse anche al mondo dello sport serviva l'idraulico". Per riparare i suoi guasti.

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fonte: ilsole24ore.com/Giustizia sportiva, si cambia: a maggio parte il Codice unico

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