martedì 12 novembre 2013

Genitori anziani: tolta per lo stato di abbandono una bimba, non per l’età avanzata

Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 23 settembre-8 novembre 2013 n. 25213

Via libera definitivo della Cassazione allo stato di adottabilità della bimba piemontese nata nel 2010 da due genitori d'età avanzata (70 anni lui, 57 lei). La decisione, però, non riguarda in alcun modo l'età anagrafica dei genitori, ma lo stato di «abbandono» in cui, secondo i giudici, si sarebbe trovata la piccola. La prima sezione civile della Suprema Corte lo mette nero su bianco con una sentenza depositata oggi, con la quale ha rigettato il ricorso della coppia contro il verdetto di adottabilità della figlia pronunciato dalla Corte d'appello di Torino poco più di un anno fa.

La vicenda
«L'età dei genitori», da cui la bimba nacque a seguito di un intervento di fecondazione assistita, «non riveste - chiarisce la Suprema Corte - rilevanza alcuna ai fini della valutazione di mancanza di assistenza, presupposto dell'abbandono e della conseguente pronuncia di adottabilità». Nel caso in esame, il giudice del merito ha evidenziato «una situazione di mancanza di assistenza (e dunque di abbandono) da parte dei genitori, fondata su presunzioni precise e concordanti: il bambino - osservano le toghe di piazza Cavour - non può essere sottoposto a rischi traumatici diretti ad incidere in modo grave e definitivo sul suo sviluppo». Al centro della vicenda, piuttosto, «un episodio di abbandono della bambina», che all'epoca dei fatti aveva poco più di un mese di vita, precisa la Cassazione, «trovata dai vicini nell'auto posteggiata sotto casa, mentre stava piangendo» in «orario quasi notturno» e per «una durata non istantanea, ma di una certa estensione». Ai vicini che bussarono alla porta, il padre affermò che «la situazione era sotto controllo» e che egli stava raggiungendo la piccola «per andare ad incontrare la madre che era presso un'amica e tutti insieme sarebbero tornati a casa».

Le motivazioni
 Un fatto del genere, si legge nella sentenza della Suprema Corte, fa emergere il «comportamento dei genitori, caratterizzato da grave mancanza di attenzione nei confronti della bambina, da notevolissima sottovalutazione delle sue esigenze». Dalla perizia effettuata in sede di processo d'appello, é emersa poi, spiega la Cassazione, «una modalità particolarmente distonica dei genitori di rapportarsi con la bambina», con una «totale sottovalutazione delle problematicità e delle difficoltà di crescita di un minore». Dunque, secondo i magistrati, si é di fronte a una «grave ed irreversibile inadeguatezza dei genitori, in relazione alle esigenze di sviluppo della minore, che finisce per configurarsi come mancanza di assistenza, giustificante la dichiarazione di adottabilità. Ciò, é necessario ribadirlo - conclude la Corte - del tutto indipendentemente dall'età dei genitori: le inadeguatezze riscontrate potrebbero essere tali anche in soggetti di assai più giovane età». La bambina è stata collocata presso una famiglia affidataria dal 2011, su disposizione del tribunale di Torino che affrontò per primo il caso. Da allora ha potuto incontrare i genitori con modalità protette, ma anche da questi incontri, secondo i giudici, é emersa l'inadeguatezza della coppia nel rapporto con la bambina.  (Fonte: Agi)

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