Corte di Cassazione - II sezione penale - sentenza 12 settembre 2013 n. 37407
Confermata dalla Cassazione la condanna per tentata rapina aggravata nei confronti del bodyguard di Michelle Hunziker, durante un soggiorno in Puglia, colpevole di aver cercato con metodi 'fortì di farsi dare la macchina fotografica da un paparazzo che da giorni era "alle calcagna della soubrette per cercare di riprendere immagini utili a servizi di gossip". Senza successo la guardia del corpo ha cercato di ottenere una condanna più mite chiedendo di derubricare il reato contestatogli in quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni dal momento che aveva agito con la finalità di "tutelare la privacy della Hunziker".
Ad avviso della Suprema Corte - sentenza 37407 della II Sezione Penale, è invece corretto inquadrare l'episodio "nel reato di tentata rapina aggravata", così come stabilito dalla Corte d'Appello di Lecce il 6 giugno del 2012. I supremi giudici ricordano che ai danni del fotografo c'era stata la "richiesta di consegna della macchina fotografica ad opera di più persone, l'inseguimento della sua macchina da parte della Bmw X5 guidata dall'imputato, con gli altri compagni a bordo, il blocco della viabilità attraverso il posizionamento di traverso dell'auto sulla carreggiata per interrompere la fuga del fotografo, manovra reiterata in tre occasioni, stante i tentativi della 'vittimà di trovare comunque una via di fuga". La sentenza della Cassazione, infine, ricorda che al paparazzo erano state rivolte "intimazioni alla consegna della macchina fotografica" e che "l'abbandono del'attività violenta nei suoi confronti" era avvenuta "solo di fronte ala concreta minaccia della 'vittimà di chiamare i carabinieri". Gli ermellini riferiscono anche che l'imputato aveva "interesse alla sottrazione della macchina fotografica per impedire la possibile pubblicazione delle foto riguardanti la Hunziker".
Fonte: ilsole24ore/Tentata rapina per il bodyguard che cerca di strappare la macchina fotografica al paparazzo
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giovedì 12 settembre 2013
Tentata rapina per il bodyguard che cerca di strappare la macchina fotografica al paparazzo
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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