mercoledì 28 agosto 2013

TAGLO DEI TRIBUNALI: Oua, dal 13 settembre la giustizia è a rischio caos

TAGLO DEI TRIBUNALI: Oua, dal 13 settembre la giustizia è a rischio caos

"Dal 13 settembre in Italia la giustizia è a rischio caos, molti uffici (tribunali, sedi distaccate...), spesso di grandi comuni, non sono pronti per la chiusura e non a caso il ministro Cancellieri ha già prorogato, approfittando della disattenzione estiva, il termine in diverse realtà, ma solo in alcune e con un criterio francamente incerto e inadeguato (anche se purtroppo sembra quello del ‘divide et impera’ vista la forte opposizione sociale nel Paese contro questo provvedimento). Serve invece un intervento generale come chiesto dal Parlamento". È l'analisi di Nicola Marino, presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura (Oua) a proposito della nuova geografia giudiziaria.

«Questa presunta 'revisione’ - dice Marino in una nota - tanto 'strillata’ sui giornali non fa risparmiare nulla, si pregiudicano interi territori a livello economico e in alcune centri come, appunto, Rossano, si rischia di lasciare il campo libero alle organizzazioni criminali. Proprio in queste ore, vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà agli abitanti e agli avvocati di questa città calabrese che manifestano da ieri presidiando gli uffici giudiziari anche con una protesta forte come l'occupazione».

«Comprendiamo - aggiunge Marino - il grande disagio e la rabbia di fronte a provvedimenti scellerati come questo che, di fatto, decapitano la macchina giudiziaria italiana. Non a caso, nei prossimi giorni, sono state annunciate iniziative analoghe in tutto il Paese. L'Oua é a fianco di tutte queste città che vogliono difendere il servizio giustizia». «D'altronde - ribadisce Marino - anche il Parlamento con un ordine del giorno ha chiesto al Governo una proroga generale perché sono evidenti le criticità emerse. Insistere su questa strada da parte della Cancellieri è ingiustificabile, non è una questione di difesa del piccolo orticello o del campanile come si è detto, purtroppo, da più parti con molta superficialità, ma una scelta di buonsenso per avviare, invece, una seria revisione e modernizzazione della geografia giudiziaria a tutela degli interessi generali del Paese e dei cittadini».

Fonte: ilsole24ore

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